venerdì 16 luglio 2010

A PROPOSITO DI “MONTEVARCHI ANCH’IO” RITENGO COME COORDINATORE DEL PS CITTADINO CHE

Nel bollente clima cittadino di questi giorni occorre mantenere il più possibile la testa fredda e non usare parole in libertà. Se un gruppo di cittadini ritiene di proporsi per un confronto sul futuro di Montevarchi crediamo che sia corretto ascoltare e occorre farlo con lucidità, senza lo spirito di guerriglieri giacobini. In gioco ci sono lo sviluppo economico e l’occupazione, la vita delle famiglie, la serenità degli anziani e le opportunità per le giovani generazioni. Non riteniamo che a discutere del futuro collettivo della nostra città debbano essere solo coloro che hanno il bollino dei partiti o galloni di nobiltà concessi da chi non si sa. Peraltro, se nelle ultime tornate elettorali amministrative c’è stata una crescente astensione al diritto di voto e un autentica fioritura di Liste Civiche qualche motivo ci sarà!Riteniamo che non sia corretto identificare il mondo delle aziende e delle professioni come un “male”. Riteniamo, infine, che ascoltare le ragioni altrui, ed elaborare soluzioni e risposte sia un compito specifico della politica, di una vera classe dirigente e di partiti che si richiamano alla tradizione democratica e riformista. Fuori da questa logica rimane solo un muro contro muro che non ha mai giovato a nessuna comunità.