venerdì 29 marzo 2013

MEGLIO TARDI CHE MAI


“Basta parole, per fermare la crisi dobbiamo sostenere le famiglie e le imprese”. Condividiamo il principio espresso dal coordinamento valdarnese del Partito Democratico ma occorre, se vogliamo essere partito di governo, pragmaticità e azioni conseguenti se non si vuole essere solo demagogici e non credibili.

In questo momento storico occorre che la politica in generale, ma soprattutto i partiti che affondano le proprie radici nella sinistra, evitino di essere allo stesso tempo partiti di lotta e di governo: scelgano un ruolo e lo portino sino in fondo.

E’ innegabile che la TARES, così com’è stata concepita, non è né applicabile né sopportabile dalle famiglie e dalle imprese, entrambe allo stremo. Il PD deve chiarire quanti e quali ruoli vuol giocare. Prima approva la TARES in Parlamento e poi la mette in discussione. Gestisce tramite i comuni, tutti a guida PD nel Valdarno, le società pubbliche, comprese quelle legate al ciclo dei rifiuti: fa il controllore (dai comuni) ed il controllato (attraverso le nomine) e poi predica il controllo dei costi!

Troppo facile parlare: si avvii da subito un dibattito pubblico sulle modalità di gestione delle società partecipate che devono essere improntate all’efficienza, all’economicità dei servizi erogati e non come strumento di gestione del potere o, cosa più grave, quale polmone economico a cui attingere per quadrare i bilanci dei comuni. La politica, ed in particolar modo il PD che è partito di maggioranza in questa vallata, se vuole essere credibile deve, tramite i Consigli Comunali, verificare i costi di queste società rispetto alla qualità dei servizi erogati ai cittadini.

Condividiamo la posizione espressa dal consigliere socialista Fabio Camiciottoli che, in Consiglio Comunale a Montevarchi, pur votando a favore degli atti per il rinvio della TARES, ha chiesto alla maggioranza e al Sindaco di avviare un controllo più stretto sull’andamento economico delle società partecipate ed in particolare su quelle che espletano servizi legati al ciclo dei rifiuti ed al comparto idrico. Queste società attuano servizi sempre più onerosi rispetto ad altre strutture similari senza vedere un miglioramento dello stesso: è indispensabile applicare un correttivo a questa situazione.
Il PSI ed i suoi rappresentanti nelle istituzioni sono pronti al confronto pubblico ed a portare un contributo fattivo per un miglior funzionamento delle aziende pubbliche, nell’ottica del Bene Comune, slogan in voga durante le scorse primarie ma sinora in gran parte disatteso.

Segreteria di Sezione