“Basta
parole, per fermare la crisi dobbiamo sostenere le famiglie e le imprese”.
Condividiamo il principio espresso dal coordinamento valdarnese del Partito
Democratico ma occorre, se vogliamo essere partito di governo, pragmaticità e azioni
conseguenti se non si vuole essere solo demagogici e non credibili.
In
questo momento storico occorre che la politica in generale, ma soprattutto i
partiti che affondano le proprie radici nella sinistra, evitino di essere allo
stesso tempo partiti di lotta e di governo: scelgano un ruolo e lo portino sino
in fondo.
E’ innegabile che la TARES, così com’è stata concepita, non è
né applicabile né sopportabile dalle famiglie e dalle imprese, entrambe allo
stremo. Il PD deve chiarire quanti e quali ruoli vuol giocare. Prima approva la
TARES in Parlamento e poi la mette in discussione. Gestisce tramite i comuni,
tutti a guida PD nel Valdarno, le società pubbliche, comprese quelle legate al ciclo
dei rifiuti: fa il controllore (dai comuni) ed il controllato (attraverso le
nomine) e poi predica il controllo dei costi!
Troppo facile parlare: si avvii da subito un dibattito
pubblico sulle modalità di gestione delle società partecipate che devono essere
improntate all’efficienza, all’economicità dei servizi erogati e non come
strumento di gestione del potere o, cosa più grave, quale polmone economico a
cui attingere per quadrare i bilanci dei comuni. La politica, ed in particolar
modo il PD che è partito di maggioranza in questa vallata, se vuole essere credibile
deve, tramite i Consigli Comunali, verificare i costi di queste società rispetto
alla qualità dei servizi erogati ai cittadini.
Condividiamo
la posizione espressa dal consigliere socialista Fabio Camiciottoli che, in Consiglio
Comunale a Montevarchi, pur votando a favore degli atti per il rinvio della TARES,
ha chiesto alla maggioranza e al Sindaco di avviare un controllo più stretto
sull’andamento economico delle società partecipate ed in particolare su quelle
che espletano servizi legati al ciclo dei rifiuti ed al comparto idrico. Queste
società attuano servizi sempre più onerosi rispetto ad altre strutture similari
senza vedere un miglioramento dello stesso: è indispensabile applicare un
correttivo a questa situazione.
Il PSI ed i suoi rappresentanti nelle istituzioni sono pronti al
confronto pubblico ed a portare un contributo fattivo per un miglior funzionamento
delle aziende pubbliche, nell’ottica del Bene Comune, slogan in voga durante le
scorse primarie ma sinora in gran parte disatteso.
Segreteria di
Sezione