Il
momento della finanza pubblica tutt’altro che brillante con un minor
trasferimento di risorse economiche agli Enti Locali da parte di Stato e
Regione da un lato e la situazione economica e sociale generale del nostro
paese dall'altro richiede un approccio rigoroso alle azioni del governo locale
e ai parametri del bilancio comunale per non compromettere l'erogazioni di
servizi. Riteniamo che sia necessario mettere al centro del dibattito politico
il tema dell'approccio alla stesura del bilancio 2011. Un bilancio che stando a
quanto si apprende dall'analisi economiche molto difficile da definire per i
tagli ai trasferimenti e al minor gettito derivante dall'effetto della crisi.
Occorrerà ridurre al minimo molte delle uscite al fine di garantire i servizi
ritenuti veramente necessari rivedendo le priorità di molti progetti. Riteniamo
che le società partecipate e i loro risultati di bilancio devono entrare nel computo del bilancio comunale. In merito
alla strategicità delle società partecipate in discussione il partito ritiene
che per ognuna debba essere svolto un audit approfondito per valutarne i
risultati di gestione e le prospettive al fine di poter svolgere in modo più
efficace l'azione d'indirizzo e controllo propria del Comune. Riteniamo che
delle nove società partecipate, a vario titolo, dal Comune di Montevarchi
siano, in questo momento, da dichiarare strategiche o comunque non discutibile FIDI
Toscana, AREZZO CASA, CSA Servizi, CSA Impianti,
PUBLIACQUA Spa, AFM Spa.
Per
quanto concerne CONSIAG Spa riteniamo, sia per la quantità di quote possedute
(0,76%) che per i processi di fusione
con altre Società, che possa essere ritenuta non strategica e messa sul mercato per liberare risorse da mettere
a disposizione del programma d’investimenti del Comune. Infine quanto riguarda
Valdarno Sviluppo e Pluriservizi riteniamo che occorra valutarle con molta
attenzione al fine di definire una governace diversa e una nuova missione al
fine di non ritrovarsi in un nuovo mattatoio.
In particolare riteniamo che su
Valdarno Sviluppo nei prossimi 60/90 giorni sia formulato un piano strategico
di rilancio ed utilizzo della società. A nostro avviso, tale società dovrebbe
essere interamente pubblica (Comuni
del Valdarno aretino e fiorentino più le due Province) e recuperata alla
propria vocazione originaria di supporto all’economia e alle aziende del
territorio con attività di consulenza per la ricerca di finanziamenti e
garanzie di credito. VALDARNO SVILUPPO
potrebbe occuparsi di marketing territoriale e insediamento di nuove aziende,
di formazione e innovazione.
Riteniamo,
infine, che il Comune debba anche nei confronti di aziende partecipate come
Pubbliacqua esercitare un’azione di verifica più efficace a tutela dei
cittadini e degli operatori della città. Le vicende degli ultimi giorni, legate
all’aumento dei depositi cauzionali, mostrano scarsa trasparenza e mancanza di
controllo da parte sia degli organismi di garanzia che da parte degli enti
locali. I cittadini consumatori non possono rimanere senza tutele.