martedì 30 novembre 2010

LE SOCIETA' PARTECIPATE DAL COMUNE DI MONTEVARCHI: SONO TUTTE STRATEGICHE?


           Il momento della finanza pubblica tutt’altro che brillante con un minor trasferimento di risorse economiche agli Enti Locali da parte di Stato e Regione da un lato e la situazione economica e sociale generale del nostro paese dall'altro richiede un approccio rigoroso alle azioni del governo locale e ai parametri del bilancio comunale per non compromettere l'erogazioni di servizi. Riteniamo che sia necessario mettere al centro del dibattito politico il tema dell'approccio alla stesura del bilancio 2011. Un bilancio che stando a quanto si apprende dall'analisi economiche molto difficile da definire per i tagli ai trasferimenti e al minor gettito derivante dall'effetto della crisi. Occorrerà ridurre al minimo molte delle uscite al fine di garantire i servizi ritenuti veramente necessari rivedendo le priorità di molti progetti. Riteniamo che le società partecipate e i loro risultati di bilancio devono entrare  nel computo del bilancio comunale. In merito alla strategicità delle società partecipate in discussione il partito ritiene che per ognuna debba essere svolto un audit approfondito per valutarne i risultati di gestione e le prospettive al fine di poter svolgere in modo più efficace l'azione d'indirizzo e controllo propria del Comune. Riteniamo che delle nove società partecipate, a vario titolo, dal Comune di Montevarchi siano, in questo momento, da dichiarare strategiche o comunque non discutibile FIDI Toscana, AREZZO CASA, CSA Servizi, CSA Impianti, PUBLIACQUA Spa, AFM Spa.

            Per quanto concerne CONSIAG Spa riteniamo, sia per la quantità di quote possedute (0,76%) che per i  processi di fusione con altre Società, che possa essere ritenuta non strategica e messa sul mercato per liberare risorse da mettere a disposizione del programma d’investimenti del Comune. Infine quanto riguarda Valdarno Sviluppo e Pluriservizi riteniamo che occorra valutarle con molta attenzione al fine di definire una governace diversa e una nuova missione al fine di non ritrovarsi in un nuovo mattatoio.
           
In particolare riteniamo che su Valdarno Sviluppo nei prossimi 60/90 giorni sia formulato un piano strategico di rilancio ed utilizzo della società. A nostro avviso, tale società dovrebbe essere interamente pubblica (Comuni del Valdarno aretino e fiorentino più le due Province) e recuperata alla propria vocazione originaria di supporto all’economia e alle aziende del territorio con attività di consulenza per la ricerca di finanziamenti e garanzie di credito.  VALDARNO SVILUPPO potrebbe occuparsi di marketing territoriale e insediamento di nuove aziende, di formazione e innovazione.    

            Riteniamo, infine, che il Comune debba anche nei confronti di aziende partecipate come Pubbliacqua esercitare un’azione di verifica più efficace a tutela dei cittadini e degli operatori della città. Le vicende degli ultimi giorni, legate all’aumento dei depositi cauzionali, mostrano scarsa trasparenza e mancanza di controllo da parte sia degli organismi di garanzia che da parte degli enti locali. I cittadini consumatori non possono rimanere senza tutele.             


giovedì 25 novembre 2010

LA MULTISALA ALL'ASTA! CHE CONSEGUENZE AVRA'?

La notizia dell’asta giudiziaria per la multisala di Montevarchi ci preoccupa.
L’amministrazione comunale ha investito molto in questo settore negli anni passati ed anche il nuovo regolamento urbanistico, recentemente licenziato, si è interessato a come poter migliorare l’utilizzo della multisala quale servizio essenziale per la qualità della vita di una città.
Indubbiamente questa notizia ci ha profondamente colpito non solo perché Montevarchi rischia di tornare a diventare una città senza cinema ma tutto il Valdarno ne risentirebbe per la mancanza di un centro culturale e di aggregazione giovanile importante come quello situato nella zona nord della nostra città.
E poi ci preoccupano ancora di più le implicazioni urbanistiche che questa situazione potrebbe generare. In particolare le domande che ci facciamo sono: chi andrà a comprare all’asta quel terreno e quell’immobile?? Per farci che cosa?
E’ indubbio, infatti, che la zona di riferimento sia costellata di centri commerciali; indubbiamente un’area di quel tipo, in quella posizione, potrebbe far gola ad affari decisamente contrari alle finalità originarie.
Per questo presenteremo un’interrogazione al prossimo Consiglio comunale affinché l’amministrazione comunale sia pienamente consapevole di quello che sta succedendo e si possa vigilare, nei limiti della legge, del mercato e, soprattutto, delle proprie funzioni e competenze, affinché il fatto di aver voluto dotare la città di Montevarchi di un servizio cinematografico di alta qualità non si traduca in una mera speculazione immobiliare.

Paolo Ricci
Consigliere comunale PSI