sabato 8 marzo 2014

LA BIBILIOTECA E LA GINESTRA: ALCUNE PRECISAZIONI DOVEROSE!

Camiciottoli: “Cambiare passo per il bene di Montevarchi forse si può”

Forse l’attuale segretario comunale del Partito Democratico in campagna elettorale era troppo impegnato nella ricerca delle preferenze che si è dimenticato di leggere il programma con il quale abbiamo chiesto la fiducia degli elettori. Un programma nel quale vi era scritto chiaramente che non era opportuno trasferire l’attuale biblioteca.

Coerentemente, continuiamo a ribadire i nostri dubbi rispetto ad un’operazione che non riteniamo prioritaria per il paese. Anzi adesso più di prima siamo convinti che sia un errore perché, oltre ad impoverire ulteriormente il centro storico, crea i presupposti per un aumento dei costi di gestione dei quali non è al momento chiara l’entità.

Non vorremmo che per gestire la nuova struttura occorra aumentare le già esose tasse comunali o distogliere risorse ad altre importanti realtà culturali. Occorre ricordare al segretario del PD che vi erano tutte le possibilità di rivisitare il progetto PIUSS. Peraltro quello attualmente in corso è molto diverso da quello che a suo tempo fu pensato e ratificato. Un progetto, nato in un contesto economico diverso che, tra le mille difficoltà e le poco chiare scelte attuate, sta perdendo il suo valore iniziale. A testimonianza di ciò preme evidenziare, ad esempio, che i lavori del centro storico avrebbero avuto un valore strategico ed ambientale se invece di rimuovere e rifare solamente la pavimentazione stradale si fossero ammodernati e sostituiti i servizi tecnologici allocati sotto quelle strade risistemate. Purtroppo Sindaco, Giunta hanno preferito fare come gli struzzi e andare avanti testardamente senza riflettere sul senso del proprio agire.

Invitiamo il segretario comunale del PD, prima di tirare in ballo i socialisti, a chiedere a il sindaco e agli assessori di fare chiarezza rispetto ai tanti interrogativi posti oramai da alcuni mesi (vedi consiglio del 29/11/2013), dai consiglieri. Sarebbe utile, corretto ed etico politicamente che venissero date in modo trasparente e a tal senso ci adopereremo affinché ciò accada quanto prima e possano essere quindi date risposte anche ai nostri interrogativi: 
  1. Di rendere trasparente il dettaglio esaustivo delle limitazioni d’uso (sia in termini di numero di persone accoglibili per piano sia in termini di patrimonio librario allocabile sui singoli piani degli scaffali presenti) che sono state introdotte per garantire che nei locali dove non è possibile avere un sovraccarico maggiore di 300 Kg/mq siano rispettate tali prescrizioni.
  2. Quali procedure operative hanno previsto ed impartito agli operatori affinché, al contempo, siano consapevoli delle problematiche e vengano mantenuti nel tempo gli standard di sicurezza di un carico massimo sui solai di 300 kg/mq.
Un’ultima esortazione all’amico segretario del PD: Luca stai sereno rispetto alle alleanze future. Potranno farsi solo a partire da un programma fatto di minori tasse e tributi su famiglie ed imprese, sulla efficacia ed efficienza degli apparati burocratici per migliorare i servizi ai cittadini. Sulla trasparenza assoluta a partire dagli appalti ed incarichi e sulla gestione delle aziende pubbliche. Sulla profonda revisione dello strumento urbanistico. Sulla necessità che Montevarchi riassuma il suo ruolo di capofila negli organi sovracomunali a partire dalla conferenza dei Sindaci per la sanità. Tutti argomenti che evidentemente, l’attuale Giunta non ha ancora trovato dei manuali nel percorso di formazione individuale e collettiva che segue.

Fabio Camiciottoli                                                                                              Socialisti Montevarchi

Capogruppo Democratici e Progressisti

mercoledì 19 febbraio 2014

RICASOLI: la frana fa paura! Il Comune utilizzi le disponibilità della Regione per intervenire

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.


COMUNICATO STAMPA
del Consigliere Regionale del PSI Pieraldo CIUCCHI

“La frana che da anni mette a rischio la frazione di Ricasoli, nel Comune di Montevarchi, sta progredendo e l’erosione del costone su cui poggia l’antico borgo valdarnese è aumentata sensibilmente. Sale la paura dei residenti che vedono accrescere il pericolo per le loro case, con il rischio di doverle abbandonare.” Così Pieraldo Ciucchi, Consigliere Regionale del PSI e Presidente del Gruppo Misto, in merito alla vicenda della frana di Ricasoli nel Comune di Montevarchi che ieri sera si è confrontato con alcuni amministratori locali e cittadini della frazione.
“Gli interventi avviati dal Comune a seguito di un finanziamento della Regione di un milione di euro – prosegue Ciucchi – per le tante criticità e per la lentezza dei lavori in itinere non sembrano produrre quell’efficacia sperata”.
“La Regione  – conclude Ciucchi – si faccia, anche con la propria struttura tecnica, parte attiva affinché sia posta la massima attenzione per dare delle risposte concrete ai 120 abitanti della Frazione. Infine chiede che l’Assessore Bramerini e la struttura tecnica del Dipartimento Ambiente si rendano ulteriormente disponibili a verificare sul posto le condizioni della frana e lo stato dei lavori fin qui eseguiti”.

lunedì 21 ottobre 2013

La strana storia del compagno X

Riunione della sezione per discutere sulle vicende congressuali. Chiede la parola il compagno X.

“Una domanda: Perché per il 2012 ho ricevuto due tessere?” Curiosità generale ed esame delle due tessere. 
Stesso indirizzo, identico nome, cognome variato di una lettera. La prima tessera porta un numero seriale sull’ordine delle 8000. La seconda cifra oltre 20.000.

Il compagno X tira fuori la ricevuta del bollettino pagato. Si capisce che la prima tessera, quella con la lettera sbagliata e che cifra circa 8.000, corrisponde al versamento effettuato. E la seconda? Mistero! E’ arrivata qualche tempo dopo con le generalità giuste.  
Compagno X: “Ma io ho pagato un solo bollettino per il 2012 e non ho ancora pagato per quest’anno!”

Ai compagni che devono verificare il tesseramento l’ardua sentenza.

sabato 19 ottobre 2013

IL FUTURO DEL VALDARNO - Idee ed Azioni





31 ottobre 2013 ore 17.00
Terranuova Bracciolini
Sala del Consiglio


Un evento importante
per la nostra vallata
dove poter discutere
del nostro futuro.


Interverranno amministratori locali e componenti del
Partito Socialista Italiano.

lunedì 8 luglio 2013

Qualche domanda a FM Grasso (e alla sua maggioranza silenziosa)

Riceviamo dal Gruppo consiliare "Democratici e Progressisti".

Tutte le volte che FM Grasso parla rimaniamo sorpresi e ci assale la domanda: C’è o ci fa? Ne ammiriamo comunque l’abilità di scambiare lucciole con lanterne, di rispondere a domande che nessuno gli ha fatto, di non rispondere ai quesiti che gli vengono posti. Cerchiamo allora di essere più chiari e diretti.
  1. Il TAR, dando ragione al ricorso di alcuni cittadini, ha stabilito che il vecchio Regolamento Urbanistico (RU) non scadeva nel 2009. La sua validità partiva dalla variante del 2006 e quindi da quella data occorreva calcolare i cinque anni di vigenza. Di fatto il Piano precedente lo si è voluto scadere ben due anni prima di quando doveva esserlo fatto e quindi i cittadini sono stati privati, ingiustamente e per ben due anni, della possibilità di poter applicare le vecchie norme . Il precedente RU si basava su norme diverse rispetto a quello attuale, prevedeva più capacità edificatoria nelle aree (0,15) e minori vincoli per l’attuazione delle lottizzazioni. Per chi ha ricorso al TAR (e ha vinto) oggi valgono le vecchie norme. Per tutti gli altri, compresi coloro ai quali è stata respinta la domanda di edificazione perché non più nei tempi e non hanno pensato a fare ricorso, le nuove, più penalizzanti. Non pensa FM Grasso che in questo modo ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B?
  2. E’ sicuro che la sentenza del TAR valga solo per i ricorrenti? Abbiamo già avuto prova delle sommarie conoscenze delle leggi e della giurisprudenza del Sindaco e vorremmo che l’Amministrazione certificasse una risposta chiara al seguente quesito: “Se il ricorso accolto di un cittadino è rivolto a dimostrare che una norma generale della Legge urbanistica regionale è stata disattesa dall’Amministrazione, il RU in vigore è legittimo ugualmente nella sua interezza?"
  3. Come mai FM Grasso e l’Amministrazione non si sono opposti alla sentenza del TAR ricorrendo al Consiglio di Stato? 
  4. Come ha dato corso il Sindaco alla sentenza del TAR? Al Consiglio Comunale, che per legge approva il RU e le sue varianti, non ha comunicato nulla. Ha “accomodato”, come dice spesso, la scheda norma relativa? E’ sicuro di non essere tenuto ad informarne il Consiglio e, almeno, a sollecitarne la presa d’atto? Porremmo, su questa domanda (e non solo), la richiesta di un parere agli organi competenti.
  5. Chi ha mai detto che il RU crea la crisi edilizia? Noi abbiamo detto che vista la crisi edilizia riteniamo possibile e giusto rivedere anche in profondità il Regolamento. Che è ormai un libro dei sogni. Pensiamo che sarebbe possibile: ridurre le previsioni di capacità edificatoria globale ( - metri quadri); liberare dalla previsione urbanistica qualche area (- IMU per i proprietari che non hanno interesse a costruire); sganciare la ristrutturazione del centro storico dalle nuove edificazioni ( - mercanteggiamento e – vincoli e contorte procedure); ridurre gli oneri, in particolar modo quelli per le ristrutturazioni; ripensare uno strumento controverso quale quello della perequazione. Non ritiene FM Grasso che così si potrebbe contribuire meglio alla ripresa del settore? Per tutto questo riteniamo che un dibattito pubblico sia necessario e doveroso. Accomodi il Sindaco ciò che ritiene ma lo faccia alla luce del sole e in piena trasparenza, chiamando le cose con il loro nome e senza risposte a vanvera.
A proposito di risposte a vanvera, avremmo un’ultima curiosità da toglierci e togliere ai cittadini: FM Grasso ha inoltrato al TAR, magari con la firma di solidarietà dei consiglieri di maggioranza, il ricorso contro la Regione Toscana per la sua esclusione dal bando per la nuova farmacia?

Il gruppo consiliare

venerdì 28 giugno 2013

DI FRONTE AD UNA SENTENZA DEL T.A.R. OCCORRE CHE L'AMMINISTRAZIONE S'INTERROGHI. E' NECESSARIO AVVIARE SUBITO UN CONFRONTO SUL REGOLAMENTO URBANISTICO.

Riteniamo che l’apertura di un confronto sul Regolamento Urbanistico sia opportuna, necessaria e non più rinviabile perché di fronte ad una sentenza che mette in discussione la legittimità del Regolamento stesso occorre non fare come “gli struzzi” ma affrontare i problemi.

E’ grazie all'azione del capogruppo consiliare dei Democratici e Progressisti che è emersa la notizia del giudizio espresso dal T.A.R. della Toscana, per settimane celata dal Sindaco e dalla Giunta sia al Consiglio che all'opinione pubblica. Ora, ci associamo alle richieste di tutti i consiglieri e gruppi politici che pretendono un confronto pubblico sulla questione, prima per chiarirne le implicazioni, poi perché riteniamo che il Regolamento Urbanistico in essere abbia bisogno di essere rivisto e semplificato per tentare di dare un impulso al quel settore edile fortemente in crisi che è stato un’importante volano di crescita economica per il nostro territorio.

La nostra richiesta non vuole essere una mera denuncia ma lo stimolo al Sindaco e alla Giunta,  alla maggioranza consiliare, di lasciarsi alle spalle  atteggiamenti di sufficienza e di ignavia, di “aggiustamento”  e di fastidio verso ogni proposta  fin qui abbondantemente praticati per assumersi la responsabilità di governare i problemi con trasparenza di comportamenti e con idee e visione per il futuro. Amministrare non è un obbligo o una prescrizione del medico e non aderiamo alla formula del “tirare a campare” che sembra animare sia il governo cittadino che la maggioranza che lo sostiene.

Certamente il comportamento tenuto dal  sindaco fin qui, un mix di superficialità amministrativa e furbizia, connotato dallo spot “io speriamo che me la cavo”,  non aiuta affatto ad trovare una modalità di confronto per il bene di Montevarchi.

Al  Partito Democratico cittadino chiediamo dunque di valutare le ripercussioni e le implicazioni politiche che può provocare una sentenza che, se applicata burocraticamente, produrrà una disparità di trattamento tra i cittadini, portandosi dietro forti dubbi di legittimità.  Chiediamo di  considerare  l’opportunità di riaprire un serio confronto sul Regolamento Urbanistico al fine di rendersi parte attiva e protagonista di una modifica e rivisitazione dello strumento per adeguarlo alla realtà di oggi, lavorando sia alla riduzione delle previsioni di nuova edificazione sia al rilancio del recupero del patrimonio edilizio esistente anche limitando fortemente il peso degli oneri. Al PD chiediamo infine di uscire dal recinto nel quale sembra essersi rinchiuso, dove c’è spazio solo per i pur importanti diritti civili, per riassumere il profilo di un partito di governo. Montevarchi ha il diritto di reagire con maggiore decisione e pragmatismo alla difficile situazione nella quale si trova.  

Da parte nostra,  una volta aperto il dibattito ed il confronto,  siamo pronti a portare il nostro contributo fattivo.

lunedì 17 giugno 2013

IL RITORNO DI ULISSE

Avendo ricevuto l'invito, condividiamo volentieri, partecipando convinti all'evento.