lunedì 26 settembre 2011

Affidamenti diretti alla Pluriservizi spa. Siamo alle solite: “poca trasparenza, alti costi e stranezze”

Il gruppo Democratici e Progressisti prende atto per l'ennesima volta, di scelte fatte dal Sindaco Grasso senza una logica chiara, prendendo per buono ciò che le società partecipate decidono e senza una riflessione sulle alternative possibili. In un momento così difficile per l'economia e le finanze pubbliche, per i cittadini e le famiglie, sarebbe opportuna una seria analisi dell'operato del Comune per evitare di continuare a tassare e aumentare tariffe e tributi. Grasso e la sua maggioranza non ci sentono e i cittadini giudicheranno.

Questa volta si tratta dell'affidamento del servizio mensa alla Pluriservizi spa, una società partecipata dal Comune che pochi mesi fa è stata nell'occhio del ciclone per le dimissioni del suo Presidente. Dimissioni – si seppe allora dalla stampa – determinate da gravi difficoltà di bilancio e da scarsa trasparenza gestionale.

Non sappiamo se quelle difficoltà sono state superate o meno e come, eventualmente, siano state superate. Sappiano che sono intervenuti cambiamenti nella missione della società e nei suoi organi di governo. Sappiamo che oggi gli affidiamo il servizio mensa e che non ci convince la previsione del costo a pasto che la Pluriservizi oggi determina.

Non ci convince che dei 5,86 euro (al netto IVA) del costo unitario di un pasto solo 2 euro circa siano derivati dall'acquisto di alimenti e dal personale di cucina. Il resto afferisce a “costi di gestione”, “personale amministrativo” e cooperative esterne utilizzate per alcune funzioni.

Non ci persuade, in generale, il contratto sull'utilizzo delle strutture.

Siamo convinti che maggiore efficienza ed economicità sarebbe possibile ed abbiamo l'impressione che, in questo modo, si lavori più a tenere in piedi la Pluriservizi che ad offrire un servizio ai cittadini.

Ribadiamo la nostra posizione: Occorre fare il punto sull'utilità, l'economicità e l'efficienza di tutte le aziende di pubblico servizio. Migliorare quelle utili e chiudere le altre senza guardare in faccia nessuno. Non si può chiedere sacrifici se non si ha la capacità di mettere le mani su un sistema che mostra più di una efficienza.

Il Gruppo Consiliare

martedì 20 settembre 2011

Invito alla riflessione sul trasferimento della Biblioteca


I gruppi consiliari  Democratici e Progressisti, Prima Montevarchi e Impresa ed Innovazione per Montevarchi invitano pubblicamente l’attuale Giunta ad aprire una riflessione per quanto concerne il trasferimento presso la Ginestra dell’attuale biblioteca.
Com'è noto, l’appalto per la realizzazione dell’Urban Center (al posto dell’attuale biblioteca) e per la costruzione di una nuova biblioteca alla Ginestra non è andato a buon fine, poiché la ditta aggiudicataria ha formalmente comunicato la propria rinuncia prima ancora di firmare il contratto con il Comune. Dato che l’attuale amministrazione sarà costretta, se vorrà ancora perseverare su questa strada, a riformulare un altro bando, i suddetti gruppi chiedono, prima che sia troppo tardi, di aprire un dibattito politico e cittadino in merito.
A tal fine, già nell’aprile scorso erano state raccolte circa mille firme, con le quali veniva chiesto il non trasferimento del polo bibliotecario. Raccolta che ha visto anche le nostre firme, convinti dell’inopportunità di tale scelta. I nostri gruppi consiliari sostengono infatti che, vista l'attuale delicata situazione economica, il trasferimento della biblioteca sarebbe quanto meno poco opportuno, anche perché tale scelta non rientra certamente nelle priorità di Montevarchi. Senza contare che l’attuale localizzazione della Biblioteca dà un contributo non indifferente a quella rivitalizzazione del centro storico che tutti noi cerchiamo e confidiamo di ottenere. Per di più, nelle adiacenze dell’attuale biblioteca vi sono tutti i presupposti per creare una struttura in cui possono esser trasferiti gli uffici Urp, e non solo.
L’area di proprietà comunale in via dei Mille potrebbe davvero divenire un punto di riqualificazione del centro storico: biblioteca, Urban Center e, in immediata adiacenza a questi , il nuovo centro giovani che dovrebbe essere ospitato nella vetusta struttura dell’ex cinema G. Guerra.
Con questo comunicato, cerchiamo di dare un seguito politico ed amministrativo concreto alla precisa, legittima e comprensibile richiesta di quei quasi mille cittadini di Montevarchi: riteniamo, infatti, che l'azione politica debba passare anche attraverso l'ascolto della cittadinanza.
Confidiamo che nei prossimi giorni vi sia un analogo atteggiamento dell’attuale Giunta e che essa voglia aprirsi al confronto e al dialogo.

Gruppi consiliari
Impresa ed Innovazione per Montevarchi
( Gianluca Magini)
Democratici e Progressisti
( Mauro Buffoni- Fabio Camiciottoli- Flavio Nardi)
Prima Montevarchi
( Agnolucci Marco- Luciano Bucci)

mercoledì 14 settembre 2011

BARLUMI DI TRASPARENZA A MONTEVARCHI

Il sindaco accoglie la proposta avanzata da Camiciottoli di rivedere le modalità di selezione per le nomine nelle Partecipate e negli Enti. I socialisti chiedono una riflessione sull’andamento delle società partecipate.

Nell'ultimo Consiglio Comunale il primo punto all'ordine del giorno prevedeva, in ossequio al Testo Unico degli Enti Locali, l'approvazione dei criteri per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune, da parte del Sindaco, presso enti,aziende,istituzioni, nonché per la nomina dei rappresentanti del Consiglio presso enti, aziende, istituzioni, ad esso riservata per legge.

Il Partito Socialista di Montevarchi ha apprezzato l'atteggiamento del sindaco che, di fronte ai corposi emendamenti al regolamento presentati da Fabio Camiciottoli a nome del Gruppo Consiliare Democratici e Progressisti (clicca qui per vedere l'originale con le modifiche richieste), ha ritirato l'atto in discussione rendendosi disponibile ad immettere nuovi meccanismi di trasparenza e ad accogliere il nuovo testo.

Gli emendamenti proposti, pur non inficiando le prerogative concesse dalla legge al sindaco, introducono importanti elementi di trasparenza delle scelte compiute dal sindaco nella nomina. Tra questi, viene chiesto che il sindaco individui il soggetto da nominare rendendo pubbliche le motivazioni e attingendo, preferibilmente, ai C.V. di coloro che si sono manifestamente dichiarati disponibili per tale incarico a seguito di avviso pubblico. Chiediamo inoltre che il nominato renda pubblica, annualmente, la sua situazione reddituale e patrimoniale e relazioni al consiglio comunale, almeno annualmente, attraverso report e resoconti inerenti l’attività svolta.

Il Partito Socialista auspica che il sindaco faccia quanto prima suo il testo presentato per arrivare in tempi rapidi ad una sua approvazione in Consiglio Comunale. 

Riteniamo che l’approvazione di questo regolamento debba essere visto non tanto come un punto di arrivo bensì come l'avvio di una nuova stagione dove “trasparenza, efficienza e semplificazione amministrativa” siano il pernio per costruire un nuovo rapporto Amministrazione/Politica e Cittadino, che porti la macchina comunale ad essere uno strumento amico per i cittadini e gli operatori. 

Invitiamo il sindaco e tutta la maggioranza ad intraprendere iniziative di analisi e controllo delle società, ponendo l'attenzione non solo sull'andamento economico della società e della qualità dei servizi erogati ma anche sulla presenza di possibili conflitti d'interessi tra amministratori, società ed enti. Riteniamo infatti che, all'interno di molte società, si annidino gestioni e consuetudini che producono diseconomicità e mancanza di trasparenza, attività queste che non favoriscono né il controllo né l'accesso alle imprese ai bandi proposti.

Montevarchi si faccia capofila di un’iniziativa di trasparenza imponendo la pubblicazione, nei siti delle amministrazioni locali, dei bandi di gara e di concorso che le partecipate producono durante l’anno. A tal proposito auspichiamo anche che, in Valdarno, si possa realizzare, con la collaborazione di tutte le amministrazioni operanti, un unico sito internet dove reperire tutte le informazioni su bandi e concorsi.

Infine riteniamo, come già proposto nella scorsa legislatura ma anche alla luce della crisi economica, che occorra quanto prima effettuare nuovamente un'attenta analisi sulla strategicità delle società partecipate dal comune, rivedendo il management di società come la Pluriservizi, definendo una nuova missione per la Valdarno Sviluppo e immettendo nel mercato le quote di Consiag così da reperire risorse da destinare ad investimenti.
Il Direttivo di Sezione