lunedì 8 luglio 2013

Qualche domanda a FM Grasso (e alla sua maggioranza silenziosa)

Riceviamo dal Gruppo consiliare "Democratici e Progressisti".

Tutte le volte che FM Grasso parla rimaniamo sorpresi e ci assale la domanda: C’è o ci fa? Ne ammiriamo comunque l’abilità di scambiare lucciole con lanterne, di rispondere a domande che nessuno gli ha fatto, di non rispondere ai quesiti che gli vengono posti. Cerchiamo allora di essere più chiari e diretti.
  1. Il TAR, dando ragione al ricorso di alcuni cittadini, ha stabilito che il vecchio Regolamento Urbanistico (RU) non scadeva nel 2009. La sua validità partiva dalla variante del 2006 e quindi da quella data occorreva calcolare i cinque anni di vigenza. Di fatto il Piano precedente lo si è voluto scadere ben due anni prima di quando doveva esserlo fatto e quindi i cittadini sono stati privati, ingiustamente e per ben due anni, della possibilità di poter applicare le vecchie norme . Il precedente RU si basava su norme diverse rispetto a quello attuale, prevedeva più capacità edificatoria nelle aree (0,15) e minori vincoli per l’attuazione delle lottizzazioni. Per chi ha ricorso al TAR (e ha vinto) oggi valgono le vecchie norme. Per tutti gli altri, compresi coloro ai quali è stata respinta la domanda di edificazione perché non più nei tempi e non hanno pensato a fare ricorso, le nuove, più penalizzanti. Non pensa FM Grasso che in questo modo ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B?
  2. E’ sicuro che la sentenza del TAR valga solo per i ricorrenti? Abbiamo già avuto prova delle sommarie conoscenze delle leggi e della giurisprudenza del Sindaco e vorremmo che l’Amministrazione certificasse una risposta chiara al seguente quesito: “Se il ricorso accolto di un cittadino è rivolto a dimostrare che una norma generale della Legge urbanistica regionale è stata disattesa dall’Amministrazione, il RU in vigore è legittimo ugualmente nella sua interezza?"
  3. Come mai FM Grasso e l’Amministrazione non si sono opposti alla sentenza del TAR ricorrendo al Consiglio di Stato? 
  4. Come ha dato corso il Sindaco alla sentenza del TAR? Al Consiglio Comunale, che per legge approva il RU e le sue varianti, non ha comunicato nulla. Ha “accomodato”, come dice spesso, la scheda norma relativa? E’ sicuro di non essere tenuto ad informarne il Consiglio e, almeno, a sollecitarne la presa d’atto? Porremmo, su questa domanda (e non solo), la richiesta di un parere agli organi competenti.
  5. Chi ha mai detto che il RU crea la crisi edilizia? Noi abbiamo detto che vista la crisi edilizia riteniamo possibile e giusto rivedere anche in profondità il Regolamento. Che è ormai un libro dei sogni. Pensiamo che sarebbe possibile: ridurre le previsioni di capacità edificatoria globale ( - metri quadri); liberare dalla previsione urbanistica qualche area (- IMU per i proprietari che non hanno interesse a costruire); sganciare la ristrutturazione del centro storico dalle nuove edificazioni ( - mercanteggiamento e – vincoli e contorte procedure); ridurre gli oneri, in particolar modo quelli per le ristrutturazioni; ripensare uno strumento controverso quale quello della perequazione. Non ritiene FM Grasso che così si potrebbe contribuire meglio alla ripresa del settore? Per tutto questo riteniamo che un dibattito pubblico sia necessario e doveroso. Accomodi il Sindaco ciò che ritiene ma lo faccia alla luce del sole e in piena trasparenza, chiamando le cose con il loro nome e senza risposte a vanvera.
A proposito di risposte a vanvera, avremmo un’ultima curiosità da toglierci e togliere ai cittadini: FM Grasso ha inoltrato al TAR, magari con la firma di solidarietà dei consiglieri di maggioranza, il ricorso contro la Regione Toscana per la sua esclusione dal bando per la nuova farmacia?

Il gruppo consiliare