lunedì 21 ottobre 2013

La strana storia del compagno X

Riunione della sezione per discutere sulle vicende congressuali. Chiede la parola il compagno X.

“Una domanda: Perché per il 2012 ho ricevuto due tessere?” Curiosità generale ed esame delle due tessere. 
Stesso indirizzo, identico nome, cognome variato di una lettera. La prima tessera porta un numero seriale sull’ordine delle 8000. La seconda cifra oltre 20.000.

Il compagno X tira fuori la ricevuta del bollettino pagato. Si capisce che la prima tessera, quella con la lettera sbagliata e che cifra circa 8.000, corrisponde al versamento effettuato. E la seconda? Mistero! E’ arrivata qualche tempo dopo con le generalità giuste.  
Compagno X: “Ma io ho pagato un solo bollettino per il 2012 e non ho ancora pagato per quest’anno!”

Ai compagni che devono verificare il tesseramento l’ardua sentenza.

sabato 19 ottobre 2013

IL FUTURO DEL VALDARNO - Idee ed Azioni





31 ottobre 2013 ore 17.00
Terranuova Bracciolini
Sala del Consiglio


Un evento importante
per la nostra vallata
dove poter discutere
del nostro futuro.


Interverranno amministratori locali e componenti del
Partito Socialista Italiano.

lunedì 8 luglio 2013

Qualche domanda a FM Grasso (e alla sua maggioranza silenziosa)

Riceviamo dal Gruppo consiliare "Democratici e Progressisti".

Tutte le volte che FM Grasso parla rimaniamo sorpresi e ci assale la domanda: C’è o ci fa? Ne ammiriamo comunque l’abilità di scambiare lucciole con lanterne, di rispondere a domande che nessuno gli ha fatto, di non rispondere ai quesiti che gli vengono posti. Cerchiamo allora di essere più chiari e diretti.
  1. Il TAR, dando ragione al ricorso di alcuni cittadini, ha stabilito che il vecchio Regolamento Urbanistico (RU) non scadeva nel 2009. La sua validità partiva dalla variante del 2006 e quindi da quella data occorreva calcolare i cinque anni di vigenza. Di fatto il Piano precedente lo si è voluto scadere ben due anni prima di quando doveva esserlo fatto e quindi i cittadini sono stati privati, ingiustamente e per ben due anni, della possibilità di poter applicare le vecchie norme . Il precedente RU si basava su norme diverse rispetto a quello attuale, prevedeva più capacità edificatoria nelle aree (0,15) e minori vincoli per l’attuazione delle lottizzazioni. Per chi ha ricorso al TAR (e ha vinto) oggi valgono le vecchie norme. Per tutti gli altri, compresi coloro ai quali è stata respinta la domanda di edificazione perché non più nei tempi e non hanno pensato a fare ricorso, le nuove, più penalizzanti. Non pensa FM Grasso che in questo modo ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B?
  2. E’ sicuro che la sentenza del TAR valga solo per i ricorrenti? Abbiamo già avuto prova delle sommarie conoscenze delle leggi e della giurisprudenza del Sindaco e vorremmo che l’Amministrazione certificasse una risposta chiara al seguente quesito: “Se il ricorso accolto di un cittadino è rivolto a dimostrare che una norma generale della Legge urbanistica regionale è stata disattesa dall’Amministrazione, il RU in vigore è legittimo ugualmente nella sua interezza?"
  3. Come mai FM Grasso e l’Amministrazione non si sono opposti alla sentenza del TAR ricorrendo al Consiglio di Stato? 
  4. Come ha dato corso il Sindaco alla sentenza del TAR? Al Consiglio Comunale, che per legge approva il RU e le sue varianti, non ha comunicato nulla. Ha “accomodato”, come dice spesso, la scheda norma relativa? E’ sicuro di non essere tenuto ad informarne il Consiglio e, almeno, a sollecitarne la presa d’atto? Porremmo, su questa domanda (e non solo), la richiesta di un parere agli organi competenti.
  5. Chi ha mai detto che il RU crea la crisi edilizia? Noi abbiamo detto che vista la crisi edilizia riteniamo possibile e giusto rivedere anche in profondità il Regolamento. Che è ormai un libro dei sogni. Pensiamo che sarebbe possibile: ridurre le previsioni di capacità edificatoria globale ( - metri quadri); liberare dalla previsione urbanistica qualche area (- IMU per i proprietari che non hanno interesse a costruire); sganciare la ristrutturazione del centro storico dalle nuove edificazioni ( - mercanteggiamento e – vincoli e contorte procedure); ridurre gli oneri, in particolar modo quelli per le ristrutturazioni; ripensare uno strumento controverso quale quello della perequazione. Non ritiene FM Grasso che così si potrebbe contribuire meglio alla ripresa del settore? Per tutto questo riteniamo che un dibattito pubblico sia necessario e doveroso. Accomodi il Sindaco ciò che ritiene ma lo faccia alla luce del sole e in piena trasparenza, chiamando le cose con il loro nome e senza risposte a vanvera.
A proposito di risposte a vanvera, avremmo un’ultima curiosità da toglierci e togliere ai cittadini: FM Grasso ha inoltrato al TAR, magari con la firma di solidarietà dei consiglieri di maggioranza, il ricorso contro la Regione Toscana per la sua esclusione dal bando per la nuova farmacia?

Il gruppo consiliare

venerdì 28 giugno 2013

DI FRONTE AD UNA SENTENZA DEL T.A.R. OCCORRE CHE L'AMMINISTRAZIONE S'INTERROGHI. E' NECESSARIO AVVIARE SUBITO UN CONFRONTO SUL REGOLAMENTO URBANISTICO.

Riteniamo che l’apertura di un confronto sul Regolamento Urbanistico sia opportuna, necessaria e non più rinviabile perché di fronte ad una sentenza che mette in discussione la legittimità del Regolamento stesso occorre non fare come “gli struzzi” ma affrontare i problemi.

E’ grazie all'azione del capogruppo consiliare dei Democratici e Progressisti che è emersa la notizia del giudizio espresso dal T.A.R. della Toscana, per settimane celata dal Sindaco e dalla Giunta sia al Consiglio che all'opinione pubblica. Ora, ci associamo alle richieste di tutti i consiglieri e gruppi politici che pretendono un confronto pubblico sulla questione, prima per chiarirne le implicazioni, poi perché riteniamo che il Regolamento Urbanistico in essere abbia bisogno di essere rivisto e semplificato per tentare di dare un impulso al quel settore edile fortemente in crisi che è stato un’importante volano di crescita economica per il nostro territorio.

La nostra richiesta non vuole essere una mera denuncia ma lo stimolo al Sindaco e alla Giunta,  alla maggioranza consiliare, di lasciarsi alle spalle  atteggiamenti di sufficienza e di ignavia, di “aggiustamento”  e di fastidio verso ogni proposta  fin qui abbondantemente praticati per assumersi la responsabilità di governare i problemi con trasparenza di comportamenti e con idee e visione per il futuro. Amministrare non è un obbligo o una prescrizione del medico e non aderiamo alla formula del “tirare a campare” che sembra animare sia il governo cittadino che la maggioranza che lo sostiene.

Certamente il comportamento tenuto dal  sindaco fin qui, un mix di superficialità amministrativa e furbizia, connotato dallo spot “io speriamo che me la cavo”,  non aiuta affatto ad trovare una modalità di confronto per il bene di Montevarchi.

Al  Partito Democratico cittadino chiediamo dunque di valutare le ripercussioni e le implicazioni politiche che può provocare una sentenza che, se applicata burocraticamente, produrrà una disparità di trattamento tra i cittadini, portandosi dietro forti dubbi di legittimità.  Chiediamo di  considerare  l’opportunità di riaprire un serio confronto sul Regolamento Urbanistico al fine di rendersi parte attiva e protagonista di una modifica e rivisitazione dello strumento per adeguarlo alla realtà di oggi, lavorando sia alla riduzione delle previsioni di nuova edificazione sia al rilancio del recupero del patrimonio edilizio esistente anche limitando fortemente il peso degli oneri. Al PD chiediamo infine di uscire dal recinto nel quale sembra essersi rinchiuso, dove c’è spazio solo per i pur importanti diritti civili, per riassumere il profilo di un partito di governo. Montevarchi ha il diritto di reagire con maggiore decisione e pragmatismo alla difficile situazione nella quale si trova.  

Da parte nostra,  una volta aperto il dibattito ed il confronto,  siamo pronti a portare il nostro contributo fattivo.

lunedì 17 giugno 2013

IL RITORNO DI ULISSE

Avendo ricevuto l'invito, condividiamo volentieri, partecipando convinti all'evento.


domenica 9 giugno 2013

EVENTI FRANOSI A RICASOLI, CIUCCHI (PSI) PRESENTA INTERROGAZIONE IN REGIONE

Pubblichiamo il comunicato stampa e la versione integrale dell'interrogazione a risposta orale fatta in Consiglio Regionale da Pieraldo Ciucchi, unico rappresentante in Consiglio del nostro partito nonché segretario regionale.

Comunicato stampa

Interrogazione in Consiglio regionale del consigliere del PSI Pieraldo Ciucchi in merito ai movimenti franosi che interessano l’abitato di Ricasoli, nel comune di Montevarchi. La richiesta nasce per chiedere conto del finanziamento di oltre un milioni di euro che la Regione Toscana ha stanziato lo scorso anno, nel contesto dei fondi POR 2007-2013, per la realizzazione di interventi  di mitigazione del rischio idrogeologico nella frazione. Un centro abitato che, fa notare Ciucchi, anche se non è inserito dall'Autorità di Bacino del fiume Arno tra le aree a pericolosità molto elevata, ha conosciuto uno sviluppo urbanistico considerevole e, soprattutto, varie situazioni di smottamento e eventi franosi, come testimoniano le fratture evidenziate dai residenti su molte abitazioni.
Nel dettaglio, il consigliere chiede di conoscere alcuni aspetti ritenuti rilevanti. In particolare, “se – si legge nel dispositivo - la Regione Toscana, attraverso le proprie strutture tecniche, ha effettuato i monitoraggi annunciati e promessi; quali siano le reali problematiche che interessano, da un punto di vista idrogeologico, l’abitato di Ricasoli e se vi siano reali probabilità che i movimenti franosi possano interessare abitazioni e/o beni immobili; se le risorse erogate sono sufficienti alla risoluzione dei problemi di dissesto o se occorrano altre ed ulteriori risorse per dare risposte concrete ai 120 residenti della storica frazione; se sia infine possibile che gli uffici, attraverso anche le strutture tecniche regionali, possano rendersi parte attiva e diligente per individuare le scelte più idonee, sia da un punto di vista progettuale che amministrativo/burocratico per  dare una risposta efficace alle istanze della cittadinanza ed al bisogno di sicurezza che è loro dovuto”.

Interrogazione urgente a risposta orale

Premesso che Ricasoli è una frazione del comune di Montevarchi, popolata da circa 120 persone, che sorge a 251 metri s.l.m., arroccata su un’altura, ad est della città, che domina la strada che porta in Chianti detta appunto Chiantigiana e che è ubicata sul culmine di una balza e che in passato è già stata interessata da movimenti franosi come quello avvenuto nel 1700 che interessò l’allora chiesa principale adesso non più visibile;

Rilevato che a seguito degli eventi meteorici del 2000 la Regione Toscana ha erogato alcuni finanziamenti con i quali sono stati realizzati pali in cemento armato di circa 17 metri a protezione di alcune civili abitazioni e che nel 2004 ha erogato al Comune di Montevarchi un’ulteriore finanziamento con il quale venne commissionato uno studio al Dipartimento di scienze della terra dell'Università degli Studi di Firenze;

Considerato che negli ultimi anni nell’abitato si è registrato un importante attività di sviluppo urbanistico con la realizzazione non solo di numerose abitazioni ma anche di un museo la cui opera è in corso di realizzazione;

Rilevato inoltre chela Regione Toscana, pur non essendo l’abitato di Ricasoli inserito dall’Autorità di Bacino del Fiume Arno tra le aree a pericolosità molto elevata, nello scorso anno ha finanziato al Comune di Montevarchi con l’attività 2.4 dei fondi POR 2007-2013, un intervento di oltre 1 milione di euro per “Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nella frazione di Ricasoli”;

Appreso che i residenti della frazione testimoniano che in alcuni edifici vi sono molti segni di fratture visibili, aumentate negli ultimi tempi, che evidenziano le sollecitazioni a cui i fabbricati sono sottoposti e che in questi ultimi mesi, anche forse a causa delle intense piogge, si sono verificati alcuni smottamenti sulle scarpate vicino all’abitato e che i lavori non sono ancora stati aggiudicati;

Rilevato che dalla presentazione del progetto Diana del Centro di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri presente all’interno del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze, si evince che l’attività di approfondimento sulla frana di Ricasoli è conclusa, che i dissesti sono dovuti sia a fenomeni di scivolamento rotazionale alla base dei versanti su cui sorge il paese sia a crolli e scivolamenti sui versanti stessi, e che lo studio evidenzia che le superfici di scivolamento localizzata a circa 20 m dal p.c., in corrispondenza di litologie argillose;

Constatato che il Comune di Montevarchi ha effettuato un appalto integrato con la stesura del progetto esecutivo a carico dell’aggiudicatario e che, da come si legge dagli organi d’informazione, non è stata al momento effettuata l’aggiudicazione definitiva a causa di problemi nell’espletamento delle procedure di gara;

Ritenuto che la Regione Toscana non deve essere solo il soggetto che controlla e vigila sul corretto impiego delle risorse erogate, ma deve, specialmente quando si parla di dissesti idrogeologici, svolgere con le strutture tecniche a disposizione e nell’interesse dei cittadini toscani, un ruolo attivo, propulsivo, sostituendosi all’occorrenza ai comuni per dare risposte certe, qualificate e celeri atte alla riduzione dei rischi;

INTERROGA

Il Presidente della Giunta Regionale per sapere:
  1. Se la Regione Toscana, attraverso le proprie strutture tecniche, ha effettuato i monitoraggi annunciati e promessi;
  2. Quali siano le reali problematiche che interessano, da un punto di vista idrogeologico, l’abitato di Ricasoli e se vi siano reali probabilità che i movimenti franosi possano interessare abitazioni e/o beni immobili;
  3. Se le risorse erogate sono sufficienti alla risoluzione dei problemi di dissesto o se occorrano altre ed ulteriori risorse per dare risposte concrete ai 120 residenti della storica frazione;
  4. Se sia possibile che gli uffici, attraverso anche le strutture tecniche regionali, possano rendersi parte attiva e diligente per individuare le scelte più idonee, sia da un punto di vista progettuale che amministrativo/burocratico per dare una risposta efficace alle istanze della cittadinanza ed al bisogno di sicurezza che è loro dovuto.

venerdì 29 marzo 2013

MEGLIO TARDI CHE MAI


“Basta parole, per fermare la crisi dobbiamo sostenere le famiglie e le imprese”. Condividiamo il principio espresso dal coordinamento valdarnese del Partito Democratico ma occorre, se vogliamo essere partito di governo, pragmaticità e azioni conseguenti se non si vuole essere solo demagogici e non credibili.

In questo momento storico occorre che la politica in generale, ma soprattutto i partiti che affondano le proprie radici nella sinistra, evitino di essere allo stesso tempo partiti di lotta e di governo: scelgano un ruolo e lo portino sino in fondo.

E’ innegabile che la TARES, così com’è stata concepita, non è né applicabile né sopportabile dalle famiglie e dalle imprese, entrambe allo stremo. Il PD deve chiarire quanti e quali ruoli vuol giocare. Prima approva la TARES in Parlamento e poi la mette in discussione. Gestisce tramite i comuni, tutti a guida PD nel Valdarno, le società pubbliche, comprese quelle legate al ciclo dei rifiuti: fa il controllore (dai comuni) ed il controllato (attraverso le nomine) e poi predica il controllo dei costi!

Troppo facile parlare: si avvii da subito un dibattito pubblico sulle modalità di gestione delle società partecipate che devono essere improntate all’efficienza, all’economicità dei servizi erogati e non come strumento di gestione del potere o, cosa più grave, quale polmone economico a cui attingere per quadrare i bilanci dei comuni. La politica, ed in particolar modo il PD che è partito di maggioranza in questa vallata, se vuole essere credibile deve, tramite i Consigli Comunali, verificare i costi di queste società rispetto alla qualità dei servizi erogati ai cittadini.

Condividiamo la posizione espressa dal consigliere socialista Fabio Camiciottoli che, in Consiglio Comunale a Montevarchi, pur votando a favore degli atti per il rinvio della TARES, ha chiesto alla maggioranza e al Sindaco di avviare un controllo più stretto sull’andamento economico delle società partecipate ed in particolare su quelle che espletano servizi legati al ciclo dei rifiuti ed al comparto idrico. Queste società attuano servizi sempre più onerosi rispetto ad altre strutture similari senza vedere un miglioramento dello stesso: è indispensabile applicare un correttivo a questa situazione.
Il PSI ed i suoi rappresentanti nelle istituzioni sono pronti al confronto pubblico ed a portare un contributo fattivo per un miglior funzionamento delle aziende pubbliche, nell’ottica del Bene Comune, slogan in voga durante le scorse primarie ma sinora in gran parte disatteso.

Segreteria di Sezione

mercoledì 20 febbraio 2013

ATTIVO DEI SOCIALISTI DELLA PROVINCIA DI AREZZO


 


PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
Federazione REGIONALE TOSCANO
Federazione DI AREZZO
Comitato Zona VALDARNO ARETINO


ATTIVO DEI SOCIALISTI
DELLA PROVINCIA DI AREZZO



PRESIEDE
LORENZO PUOPOLO  Consigliere Provincia di Arezzo

INTRODUCE
GRAZIANO CIPRIANI  Segretario Provinciale PSI Arezzo

PARTECIPANO
FRANCESCO CARBINI Segretario PSI Valdarno
                                       ANTONIO PERFERI Assessore Provincia di Arezzo

CONCLUDE
PIERALDO CIUCCHI
Segretario Regionale PSI

                            
GIOVEDI’ 21 FEBBRAIO 2013 ORE 21,00
SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE
TERRANUOVA BRACCIOLINI

giovedì 3 gennaio 2013

"Le tue idee per la tua Italia" Esprimi le tue idee per rafforzare i riformisti e il centrosinistra per il rinnovamento necessario


I Socialisti di Montevarchi aderiscono alla mobilitazione nazionale promossa dal Partito Socialista Italiano per raccogliere le idee e le istanze degli elettori riformisti e dei cittadini da indicare e perseguire nell’azione di governo del centrosinistra.


Il prossimo SABATO 5 GENNAIO DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 13.00 i socialisti saranno presenti nei locali dell’Associazione Culturale Guido Vestri di Montevarchi (Viale Armando Diaz 88) PER RACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI CITTADINI relative all’iniziativa “Le tue idee per la tua Italia”.
Chiederemo ai cittadini di esprimersi, attraverso un questionario, su molti temi tra cui la possibilità di introdurre la patrimoniale sulle grandi ricchezze con relativa abrogazione dell’IMU ed il termine “laico” nella Costituzione. Chiederemo inoltre il pensiero in merito al riconoscimento dello “Ius soli” per chi nasce in Italia, al progetto giovani con sostegno a chi studia con merito, alla possibilità di erogare il microcredito a sostegno di chi ha perso il lavoro e infine sulla riduzione della pressione fiscale su redditi da lavoro dipendente e pensioni.

Sabato mattina, oltre ai dirigenti locali del Partito, saranno presenti anche gli amministratori eletti e nominati negli Enti. L’iniziativa è anche una prima occasione per raccogliere opinioni, giudizi e istanze su alcune proposte che verranno, nei prossimi mesi, portate avanti dai socialisti di Montevarchi in ambito cittadino ma anche valdarnese.
Sicuramente l’azione politica dei prossimi mesi inizierà con la richiesta, ai sindaci del Valdarno, di mettere online bilanci e documenti contabili dei comuni e delle società partecipate. Crediamo, e su questo sabato prossimo chiederemo conforto ai nostri elettori, che occorra un segnale chiaro in merito all’obbiettivo di fare del Valdarno una piattaforma unica con le reti sanitaria, sociale e della formazione all’altezza, con un unico regolamento urbanistico, un piano dei trasporti efficace, sistemi fiscali e tributari omogenei, un’unica strategia per attrarre investimenti e lavoro.

Si ricorda infine che è altresì possibile esprimere le proprie istanze e partecipare alle consultazioni anche online attraverso il sito ufficiale del Partito (www.partitosocialista.it) e quello del giornale Avanti (www.avantionline.it).

La segreteria di sezione


Esito delle Primarie delle Idee a Montevarchi