lunedì 20 febbraio 2012

Il cimitero non è un BANCOMAT!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.


Stanno arrivando, in questi giorni, nelle case dei montevarchini, le lettere con le quali l’Amministrazione comunale chiede “agli eredi o aventi causa” dei e sui loculi e gli ossarini situati nella parte storica del Cimitero del Capoluogo, di manifestare l’interesse a conservare le concessioni in essere di natura “perpetua”. Per conservare, appunto, tale concessione l’Amministrazione chiede il versamento di “quote” (448 euro per i loculi, 90 per gli ossarini) che dichiara di voler utilizzare per la ristrutturazione di quel settore del Cimitero. In assenza di adesione e versamento delle quote, il Comune intende rientrare in possesso dei singoli spazi per rivenderli successivamente.

A nostro avviso, sull’intera procedura attivata dall’Amministrazione pesa più di un dubbio di legittimità. Non è possibile, ad esempio, calcolare i costi della ristrutturazione, così come previsto dalle delibere n. 255 del 24/11/2011 e n. 13 del 19/01/2012, su un progetto preliminare (D.G.C. n. 284/2007 e n. 242/2011). Se, per ipotesi, il progetto costasse meno, l’Amministrazione restituirebbe ai cittadini parte della quota richiesta? E se tra quote dei cittadini e rivendita dei loculi recuperati l’Amministrazione non raggiungesse la somma necessaria procederebbe a richiedere ulteriori contributi?  Non è legittimo, a nostro avviso, gravare su loculi e ossarini perpetui costi diversi da quelli della pura manutenzione della propria lapide o del proprio spazio. Altri dubbi sorgono quando si legge nel Bilancio preventivo del Comune che i proventi derivanti dalla vendita dei loculi dovrebbero servire a finanziare altre opere pubbliche o l’acquisto di immobili. Sono gli stessi loculi o altri? E quali altri? I loculi e il cimitero come bancomat?

I Gruppi consiliari Democratici e Progressisti e Prima Montevarchi hanno rivolto al Sindaco F.M. Grasso e alla Giunta comunale interrogazioni articolate, insieme alla richiesta di sospendere l’efficacia delle delibere in attesa di avere certezza sulla legittimità dell’operazione. Per  adesso non abbiamo nessuna risposta ufficiale. Abbiamo interpellato esperti di diritto amministrativo ed altri ne stiamo coinvolgendo. Cresce la sensazione che non ci siano le condizioni giuridiche per fare ciò che l’Amministrazione sta facendo.

Nei prossimi giorni recapiteremo al Sindaco pareri ben diversi da quello allegato alle delibere e che non sembra tener conto della giurisprudenza in merito. Se sarà necessario proporremo il ricorso al Tribunale Amministrativo della Toscana per tutelare i cittadini.

Ai Gruppi consiliari e ai partiti tutti, rivolgiamo l’invito ad adoprarsi per avere chiarezza e certezza giuridica sull’azione del Comune. E rivolgiamo loro anche l’invito a valutare l’opportunità, in questa difficile congiuntura economica, di togliere dalle tasche delle famiglie di Montevarchi quel milione di euro previsto. Dopo, peraltro, aver portato a livelli altissimi, i più alti del Valdarno, le tariffe cimiteriale. Se, oggi, è difficile in generale vivere, a Montevarchi risulta proibitivo anche morire.

Ai cittadini ricordiamo che il termine ultimo previsto dall’Amministrazione per manifestare le proprie intenzioni è il 3 Aprile 2012. Hanno, dunque, ancora tempo per decidere cosa fare e non è necessario procedere al pagamento immediato degli importi indicati e richiesti.

Informeremo tempestivamente la cittadinanza degli sviluppi del lavoro che abbiamo iniziato in merito alla legittimità delle delibere.