Stanno
arrivando, in questi giorni, nelle case dei montevarchini, le lettere con le
quali l’Amministrazione comunale chiede “agli eredi o aventi causa” dei e sui
loculi e gli ossarini situati nella parte storica del Cimitero del Capoluogo,
di manifestare l’interesse a conservare le concessioni in essere di natura
“perpetua”. Per conservare, appunto, tale concessione l’Amministrazione chiede
il versamento di “quote” (448 euro per i loculi, 90 per gli ossarini) che
dichiara di voler utilizzare per la ristrutturazione di quel settore del
Cimitero. In assenza di adesione e versamento delle quote, il Comune intende
rientrare in possesso dei singoli spazi per rivenderli successivamente.
A nostro avviso,
sull’intera procedura attivata dall’Amministrazione pesa più di un dubbio di
legittimità. Non è possibile, ad esempio, calcolare i costi della
ristrutturazione, così come previsto dalle delibere n. 255 del 24/11/2011 e n.
13 del 19/01/2012, su un progetto preliminare
(D.G.C. n. 284/2007 e n. 242/2011). Se, per ipotesi, il progetto costasse meno,
l’Amministrazione restituirebbe ai cittadini parte della quota richiesta? E se
tra quote dei cittadini e rivendita dei loculi recuperati l’Amministrazione non
raggiungesse la somma necessaria procederebbe a richiedere ulteriori
contributi? Non è legittimo, a nostro
avviso, gravare su loculi e ossarini perpetui costi
diversi da quelli della pura manutenzione della propria lapide o del proprio
spazio. Altri dubbi sorgono quando si legge nel Bilancio preventivo del
Comune che i proventi derivanti dalla vendita dei loculi dovrebbero servire a
finanziare altre opere pubbliche o l’acquisto di immobili. Sono gli stessi
loculi o altri? E quali altri? I loculi e il cimitero come bancomat?
I Gruppi
consiliari Democratici e Progressisti e Prima Montevarchi hanno rivolto al Sindaco F.M.
Grasso e alla Giunta comunale interrogazioni articolate, insieme alla richiesta
di sospendere l’efficacia delle delibere in attesa
di avere certezza sulla legittimità dell’operazione. Per adesso non abbiamo nessuna risposta ufficiale.
Abbiamo interpellato esperti di diritto amministrativo ed altri ne stiamo
coinvolgendo. Cresce la sensazione che non ci siano le condizioni giuridiche
per fare ciò che l’Amministrazione sta facendo.
Nei prossimi
giorni recapiteremo al Sindaco pareri ben diversi da quello allegato alle
delibere e che non sembra tener conto della giurisprudenza in merito. Se sarà
necessario proporremo il ricorso al Tribunale
Amministrativo della Toscana per tutelare i cittadini.
Ai Gruppi
consiliari e ai partiti tutti, rivolgiamo l’invito ad adoprarsi per avere
chiarezza e certezza giuridica sull’azione del Comune. E rivolgiamo loro anche
l’invito a valutare l’opportunità, in questa
difficile congiuntura economica, di togliere dalle tasche delle famiglie di
Montevarchi quel milione di euro previsto. Dopo, peraltro, aver portato
a livelli altissimi, i più alti del Valdarno, le tariffe cimiteriale. Se, oggi,
è difficile in generale vivere, a Montevarchi risulta proibitivo anche morire.
Ai
cittadini ricordiamo che il termine ultimo previsto dall’Amministrazione per
manifestare le proprie intenzioni è il 3 Aprile 2012. Hanno, dunque, ancora
tempo per decidere cosa fare e non è necessario procedere al pagamento
immediato degli importi indicati e richiesti.